Porte a scomparsa: quando sono la giusta soluzione

Quante volte hai pensato “se solo non ci fosse quella porta…”? Seppur sia una magra consolazione, non sei il solo ad avere una simile frustrazione. In Italia le porte più diffuse sono ancora quelle a battente, sebbene queste non manchino di problemi. E più è piccola la tua casa più hai modo di accorgertene. Il loro problema principale è lo spazio occupato, sia in fase di apertura sia da aperte.

Dalle porte a battente a quelle a scomparsa

Una valida alternativa alla porta a battente è quella scorrevole a scomparsa. In questo caso la porta non si apre ruotando a 90° sulla cerniera, la quale è fissata al telaio, ma scorre orizzontalmente su un binario. Il movimento a scorrimento può essere esterno al muro (la porta resta visibile) o interno alla parete (in questo caso la porta scompare).

I vantaggi della porta a scomparsa

Le porte a scomparsa presentano numerosi vantaggi:

  • Recupero dello spazio: rispetto alle porte a battente si può disporre di tutto lo spazio di una stanza, in quanto non c’è bisogno di lasciare vuota l’area di apertura della porta a battente. Fatto questo tanto più importante quanto più la casa è piccola.

Si è stimato che in un appartamento di 100 mq l’uso di porte a scomparsa rispetto a quelle a battente permette di guadagnare 8 mq.

  • Migliore gestione dello spazio: le porte a scomparsa permettono una migliore gestione della divisione degli ambienti. Grazie ad esse, infatti, è possibile unire e dividere due stanze vicine secondo le necessità del momento.

Un’esigenza questa sempre più sentita con una suddivisione diversa degli spazi nelle abitazioni di recente costruzione (pensa al diffondersi dell’open space) e all’utilizzo della casa anche come luogo di lavoro. Faresti vedere la tua cucina in disordine a degli ospiti formali? Durante una riunione di lavoro avresti la giusta privacy con i bambini che giocano a pochi metri da te? Sono queste due delle esigenze più ricorrenti per le quali le porte a scomparsa si rivelano fondamentali: basta chiudere una porta e i problemi scompaiono quasi per magia.

  • Capacità di integrarsi in ogni ambiente: le porte a scomparsa, siano esse in legno o in vetro, si inseriscono senza problemi nelle varie stanze della casa.

Ci sono controindicazioni?

Tanti gli aspetti positivi delle porte a scomparsa, ma seppure minori non mancano anche gli svantaggi. Questi sono rappresentati principalmente da tre fattori:

  • Necessità di un’opera muraria: il muro dove sarà inserito il sistema di alloggiamento deve essere abbattuto e non deve perciò essere portante; non deve avere al suo interno tubi, cavi o canne fumarie e deve essere abbastanza spesso per potervi inserire il controtelaio.
  • Pur recuperando spazio, dovrai stare attento all’utilizzo della parete: se questa è stata realizzata in cartongesso ha una funzionalità ridotta. In particolare, dovrai ricordarti che non è adatta ad appendere mobili. Nessun problema, invece, se la parete che ospita il controtelaio è stata realizzata in muratura.
  • Minore isolamento termico e acustico rispetto alle porte a battente. Per il primo aspetto c’è comunque la possibilità di montare paraspifferi (superiore e inferiore), mentre per il secondo esistono sul mercato specifiche porte acustiche.

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